Mai come in questi ultimi mesi è diventato conveniente acquistare o sostituire la propria caldaia o il proprio climatizzatore.
Le offerte sono infatti moltissime attraverso i tanti canali commerciali che normalmente ci raggiungono: internet, telefono, vendite dirette, pubblicità di vario tipo.
Nel nostro lavoro quotidiano vediamo però molta confusione da parte dei clienti, spesso ingannati nelle offerte e nei prezzi o dalle condizioni di acquisto non chiare. Iniziamo questo ciclo di articoli per cercare di fare chiarezza ed offrire ai nostri clienti l’opportunità di un acquisto consapevole.
Innanzitutto quali sono le agevolazioni offerte attualmente al cliente per agevolare l’acquisto?
Sono tre, tre meccanismi diversi e con regole diverse che vedremo nei dettagli:
Incentivi pubblici
Gli incentivi pubblici sono una agevolazione fiscale offerta dallo stato italiano al cliente finale. Nel caso di climatizzatore o caldaia si tratta del 50% dell’importo speso (Casa Bonus) o del 65% dell’importo speso (Ecobonus). Ovviamente ciascuno ha le sue regole ed è importante che il cliente comprenda che non è chi vende che è responsabile di capire se l’agevolazione si applica, ma è il cliente finale che ne beneficia che ne risponde davanti all’Agenzia delle Entrate.
L’importo oggetto dell’agevolazione viene restituito al cliente in 5 rate annuali (Ecobonus) o in 10 rate annuali (Casa Bonus) sotto forma di credito fiscale (quindi può essere usato come detrazione dalle tasse o accreditato in busta paga nel mese di luglio dal datore di lavoro).
Sconto in fattura
Lo sconto in fattura è una estensione degli incentivi pubblici.
Visto che gli incentivi vengono erogati in anni e il cliente finale potrebbe non avere l’intero importo da anticipare, lo stato italiano ha concesso la possibilità di “anticipare” l’importo di cui il cliente è a credito dall’Agenzia delle Entrare scontandolo in fattura e togliendo quindi al cliente parte del costo all’atto dell’acquisto.
Lo sconto in fattura non è gratis: nessuna azienda che vende o installa è un istituto finanziario, quindi deve istruire una pratica agevolativa sia all’ENEA che all’Agenzia delle Entrate, rilevare il credito del cliente ed andare a rivenderlo ad un istituto finanziario, il quale eroga subito l’importo andandolo a recuperare all’Agenzia delle Entrare negli anni futuri. Ovviamente nessun istituto finanziario lavora gratis e quindi si trattiene il costo pratica ed il costo finanziario, costi che ovviamente ricadono sul cliente finale. Lo stato italiano ha poi aggiunto, in molti casi, le asseverazioni, che sono un costo ulteriore.
Questo aggravio di costi è ovviamente da tenere in considerazione: se l’acquisto è di entità bassa, i costi hanno una incidenza maggiore dello sconto stesso.
Pagamento rateale
Il pagamento rateale è una opzione sempre disponibile ed è ovviamente un prestito al consumo. Ciascun cliente può anche stipularlo in autonomia, ma spesso chi fornisce il prodotto ha condizioni più convenienti. La cifra oggetto del pagamento rateale può essere l’intera cifra o la cifra al netto dello sconto in fattura. In ogni caso è importante capirne bene gli oneri: la cifra che andrete a spendere alla fine sarà inclusiva del costo della pratica di prestito e degli interessi finanziari.
Abbiamo fatto un po’ di chiarezza? Volete capire meglio come spendere il vostro denaro?
Seguiteci nei prossimi articoli!
Approfondiremo:
- acquistare dalle grandi aziende
- acquistare dalle multi utility
- acquistare dagli installatori locali
- un confronto finale